Il primo incontro...non si scorda mai!

"Ma che titolo romantico!" potrebbe pensare qualcuno di voi...
Altri potrebbero storcere il naso davanti a queste sdolcinate smancerie :-).
Altri ancora potrebbero interpretare il termine incontro in senso più generale, ed è proprio con quest'ultima accezione che è stato scritto questo post.

L'Allegro Megafono vuole ospitare sulle sue pagine qualche riga contenente delle brevi stralci di pensieri su temi legati all'animazione: piccoli flash che, senza eccessive pretese, potrebbero servire da appunti o dare qualche spunto di riflessione.

Oggi si parla di "incontro", o meglio di "primo incontro".
'Si dice' che ci si crei un'idea ben definita di una persona nei primi 10 minuti di conoscenza. 'Si dice' che dopo sia molto difficile cambiare questa idea. 'Si dice'. Si dicono e si sentono tante cose al giorno d'oggi. Forse è un pò eccessivo affermare che i primi 10 minuti di incontro tra due persone rivestano tutta questa importanza, però è anche vero che il primo impatto non si scorda facilmente.


Un animatore dovrebbe essere consapevole di ciò, specialmente nei momenti di accoglienza dei bambini. Riuscire a creare una situazione accogliente in cui le persone si trovino a proprio agio è molto importante. La situazione accogliente è figlia non solo delle condizioni fisiche del luogo in cui ci si trova (uno lugubre scantinato umido e mal illuminato non fa sentire "a casa", a meno che non si faccia animazione ad una famiglia di ratti...) ma anche del modo di approciarsi dell'animatore.

Come dovrebbe quindi comportarsi l'animatore?
Dovrebbe ostentare allegria nascondendo dietro una facciata sorridente i problemi, le difficoltà o le arrabbiature che sta vivendo in quel momento? Oppure dovrebbe essere il più possibile se stesso e presentarsi agli altri per quel che è (quindi senza "maschere"?) lasciando trasparire i propri sentimenti, le proprie preoccupazioni, i propri dubbi e incertezze?
Sono antitetiche queste due visioni?

L'Allegro Megafono, nella sua semplicità, non si sente di esprimersi ex cathedra su un argomento così delicato e legato al carattere di ogni singola persona.
Tuttavia vuole lanciare qualche suggerimento pratico "sull'animazione dell'accoglienza" dato che "chi ben comincia è già a metà (occhio, non alla meta!) dell'opera":
  • è molto importante la disposizione fisica delle persone: per essere tutti allo stesso livello è consigliabile, se possibile, disporsi a cerchio. Questo permette a tutti di essere protagonisti in ugual misura;
  • è bene calibrare il linguaggio e le attività (eventuali giochi di conoscenza) in base a chi si ha davanti;
  • non va sottovalutata l'importanza dei bans o di altri semplici giochi d'accoglienza che all'apparenza potrebbero sembrare "stupidi";
  • è importante avere le idee bene chiare su ciò che si deve dire e fare: semplicità e chiarezza innanzitutto!